10 Nov

“L’addomesticazione del cane da parte dell’uomo ha origini antichissime. I più antichi resti fossili di cane in uno stanziamento umano sono stati rinvenuti in una tomba natufiana e risalgono a 11.000-12.000 anni fa; ma si suppone che l’origine del rapporto fra le due specie si collochi molto più indietro nel tempo, fra 19.000 e 36.000 anni fa.”

… e in tutti questi secoli di storia non abbiamo ancora capito niente del cane…

Esiste un legame ancestrale tra cane ed essere umano. Qualcosa di così forte che ci porta a desiderare un cane fin dai primi anni di età.

E nessuno può negare che crescere con un cane arricchisce lo spirito e apre la mente. Ma attenzione perché il cane non è un giocattolo e prima di prenderne uno bisogna valutare moltissimi aspetti della propria vita.

Ho avuto cani fin da quando ero bambina e so cosa significa guardare un cane e pensare che sia felice solo perché sta con te e perché ha un giardino.

So purtroppo, per esperienza, che la maggior parte delle persone si aspetta che il cane sia, per genetica, devoto al suo proprietario e debba venerarlo già dal primo giorno in cui mette piede in casa. Addirittura quando lo adottiamo dal canile ci aspettiamo subito una riconoscenza infinita solo perché l’abbiamo fatto uscire da una gabbia.

Eppure, e fatemi dire per fortuna, non è così.

Molti pensano che adottare un cane sia una cosa semplice. Se ho un giardino posso fargli una cuccia e lasciarlo lì giorno e notte, tanto basta che gli do da mangiare due volte al giorno e ogni tanto gli faccio una coccola. Se invece vivo in appartamento già diventa più complicato perché devo aggiungerci anche 2/3 uscite al giorno per farlo sporcare, ma tanto ho un parchetto sotto casa e non ci sono problemi…

Adottare è un impegno serio che parte fin dal primo barlume di desiderio di avere un simpatico amico a 4 zampe.

La prima cosa da aver ben chiara in testa è che non adotteremo uno di quei cani pupazzo che si vedono in televisione. Se vogliamo comprare un cucciolo dobbiamo essere pronti all’idea che ci arrivi in casa un rompipalle galattico che farà pipì e cacca per casa e rosicchierà tutto ciò che avrà a tiro. Nel caso di cucciolate provenienti dal sud o dai canili, a questi aspetti dobbiamo aggiungere le problematiche caratteriali. Già, perché non arriverà il cucciolo tenero che avete visto in foto, ma un cucciolo pieno di pulci e, se va male anche vermi, che sarà stato sicuramente strappato dalla madre in maniera brutale e prematura e che a causa di ciò svilupperà una serie di problematiche caratteriali che, se non prese per tempo, si trasformeranno in  una valanga in grado di travolgervi.

Ma procediamo con ordine: in questo articolo vorrei solo darvi le base per capire se siete pronti o meno all’acquisto/adozione di un cane.

Un cane è un mondo magico ricco di emozioni ed energia, può arricchirvi e stravolgervi la vita. Ve la riempirà e ve la renderà migliore, ma la prima vera domanda che dovete porvi è:

mi sento pronto ad arricchire e stravolgere la vita di un cane? Eh sì perché adottare è un gesto altruistico e non egoistico. Si adotta per far del bene all’animale e non per stare bene noi stessi. Il nostro sentirci felice e sereno sarà una conseguenza di un meraviglioso percorso insieme.

La seconda domanda, quindi, da porsi è: mi sento pronto a diventare l’unico punto di riferimento e amico fidato di un cane? Dal momento in cui lo porterete a casa, voi diventerete il suo mondo. E qui vi invito ad una prima riflessione a riguardo: non ve l’ha chiesto lui di adottarlo e vi assicuro che, se avesse potuto scegliere, avrebbe di gran lunga preferito stare in un bel branco di cani in mezzo ai prati, sgranocchiando tutto ciò che gli sarebbe capitato sotto i denti e rotolandosi su qualsiasi carogna puzzolente che avrebbe trovato sul suo cammino.

E invece il destino l’ha portato da te, da te che un giorno ti sei svegliato e hai deciso di volere un amico a 4 zampe. Ma tu per lui non sei ancora un amico bipede, ma solo un perfetto estraneo che, a suo ben vedere, puzza e ha degli atteggiamenti assurdi che lui non comprende e non condivide.

E allora poniamoci una terza importante domanda: ho il tempo per essere per lui un buon amico e per fargli dimenticare prati, legnetti e carogne puzzolenti?
Ipotizziamo che abbiamo deciso di adottare un cucciolo. Stiamo ipotizzando di portarci in casa un bambino di circa 2 anni. Chi ha avuto figli sa perfettamente che è una fase difficile in cui i bambini sono vivacissimi, non dormono e fanno ancora tutto nel pannolino. I cuccioli di cane fanno pipi e cacca dove gli pare, non perché sono maleducati, ma perché le loro funzioni fisiologiche non sono ancora sviluppate per potersi trattenere a lungo. Sono molto attivi e, per non annoiarsi, hanno bisogno di masticare e di giocare per ore, meglio se con altri cuccioli con cui possono rotolarsi e mordicchiarsi a vicenda. I loro sonnellini sono più corti rispetto a un cane adulto ma più numerosi e profondi.

Solo per assecondare questi bisogni fisiologici di base e insegnare al cucciolo a fare pipi e cacca fuori, bisognerebbe avere la possibilità di far scendere il cane ogni due ore, massimo, o ad ogni cambio di attività.

Inoltre il cucciolo è ancora troppo piccolo per essere lasciato da solo per tante ore, perché l’avete appena portato via dalla sua mamma o dai suoi compagni di vita e non è in grado di bastare a sé stesso. È davvero comparabile a chiudere in casa un bambino di 2 anni.

Valutate, quindi, molto bene se potete prendervi delle settimane di ferie per accogliere il nuovo arrivato o se avete qualcuno della famiglia che possa stare con lui in vostra assenza.

Per chi deciderà di adottare un cane adulto la situazione non cambia molto, a parte la cacca e la pipi che si spera abbia già imparato a fare fuori. Ma sarà sicuramente spaesato e avrà bisogno di tempo per ambientarsi e per abituarsi al suo nuovo proprietario.

Il cane che vi hanno descritto per telefono o che avrete conosciuto in canile non sarà sicuramente il cane che vi arriverà a casa. Molto spesso il comportamento del cane varia e si adatta alla nuova vita. Quindi, soprattutto se non vi siete fatti aiutare da un esperto al momento dell’adozione, potrebbe essere che vi arrivi a casa un cane che mal si adatta al vostro stile di vita.

Approfondiamo ancora di più l’aspetto tempo: una volta accolto e ambientato, il cane mostrerà delle esigenze ben precise che, ovviamente, cambiano a seconda di età e razza, ma in questa sede cercheremo di dare solo un’idea generica.

Se avete in casa un cucciolo sarà vostro dovere educarlo e iniziare a riempire le sue giovanissime sinapsi con contenuti ed esperienze meravigliose. Questo vuol dire che il cucciolo deve uscire subito e spesso. Deve poter giocare con altri cuccioli come lui e conoscere cani adulti equilibrati in grado di diventare un buon esempio di vita.

Deve, però, anche trascorrere molto tempo insieme al suo amico umano per imparare ad apprezzarlo e a seguirlo ovunque lui voglia andare. Dovete diventare per lui una guida e un punto di riferimento a cui rivolgersi quando è in difficoltà. Dovrete fargli conoscere il mondo e incoraggiarlo nelle sue scelte autonome.

Quando vi arriva in casa un cane già adulto, invece, la prima cosa che dovrete fare è conquistare la sua fiducia, soprattutto se è un cane timido o che ha già subito violenza da parte dell’uomo.

Dovrete avere pazienza e iniziare a comprendere il suo carattere e i suoi gusti. Una volta instaurata una buona relazione potrete iniziare a fare attività interessanti insieme, fare delle belle passeggiate sia in libertà che al guinzaglio e scegliere uno sport che lo aiuti a farlo sentire realizzato.

A questo punto siamo arrivati alla quarta domanda: ho le risorse economiche per potergli garantire una vita dignitosa?
Sia che abbiate scelto un cucciolo o che abbiate optato per un adulto, la primissima cosa da fare è portarlo dal veterinario per assicurarvi che stia bene. E qui scoprirete subito che i veterinari costano. Le visite di base possono variare dai 30 ai 45€. Poi ci sono le vaccinazioni iniziali per i cuccioli e quelle annuali per gli adulti. Se il cane poi non sta bene sappiate che tutti i medicinali ad uso veterinario costano davvero tanto. Non voglio spaventarvi, ma mettervi di fronte ad una triste realtà: non ci sono aiuti per chi ha un cane ma solo ed esclusivamente spese. Se il cane dovrà poi subire interventi impegnativi si può arrivare a parlare di cifre che si aggirano anche intorno ai 2000/4000€.

Ogni anno, inoltre, bisogna coprire il cane contro pulci, zecche e zanzare e anche in questo caso il costo non è da sottovalutare perché può variare da 30 a 60€ per l’antiparassitario e da 30 a 60€ per la profilassi contro la filaria.

Alle spese veterinarie che, se tutto va bene, possono ridursi a una visita l’anno per le vaccinazioni classiche e alle profilassi standard, bisogna aggiungere un eventuale costo di un educatore/istruttore cinofilo al quale io consiglio sempre di rivolgersi sia prima che dopo l’adozione.

Sentire un parere esperto prima di adottare un cane può ridurre notevolmente il rischio di trovarsi in casa un cane non adatto alle proprie esigenze di vita. Gli operatori di canile e i volontari, infatti, hanno spesso un cuore e un’anima enormi ma hanno poche conoscenze cinofile. A ognuno va lasciato il proprio lavoro. Diffidate anche dai veterinari che danno consigli sul comportamento perché, almeno che non siano comportamentalisti o non abbiano fatto un corso da istruttore cinofilo, non hanno le competenze per potervi aiutare su problematiche caratteriali.

Se avete un cucciolo è bene mandarlo all’asilo in modo che possa conoscere altri cani in un ambiente sicuro, sotto la stretta sorveglianza di professionisti del settore.

Ma anche voi dovrete imparare a conoscere molto bene il nuovo arrivato, quindi è meglio farsi seguire da un educatore cinofilo durante la crescita del cane. Ci sono tanti bravi educatori cinofili ma, come in tutte le cose, ci sono anche tanti ciarlatani che si spacciano per esperti solo perché hanno avuto qualche cane. Chiedete sempre che tipo di approccio utilizzano e diffidate da chi vuole “addestrarvi” il cane o vuole mettergli un collare a strozzo.

Non sono, a mio avviso, molto consigliabili neanche i centri cinofili che riempiono il vostro cane di bocconcini focalizzandosi solo sui classici comandi di base. Ricordatevi sempre che dovrete costruire una relazione e non una sudditanza (io padrone tu ubbidisci, io Tarzan tu Jane…ma per favore!, siamo ben oltre a questo approccio militare)

Un buon educatore deve spiegarvi che cane avete, cosa gli piace, dove portarlo, cosa fargli fare, come guidarlo nei suoi primi passi e come ampliare il suo bagaglio psicoemotivo.

Come diceva Paolo Villani, un grande maestro della cinofilia italiana, “i cani sono tutte delle Ferrari; è uno spreco chiuderle in un garage”

Detto questo, è ovvio che anche con un cane adulto sentirete la necessità di essere seguiti da una persona esperta. In questo caso è meglio rivolgersi a istruttori cinofili o in situazioni più gravi a veterinari comportamentisti.

Se siete, invece, tra i pochi che avete avuto la fortuna di incontrare sul vostro cammino un cane adulto equilibrato e senza problemi avete la responsabilità di dover custodire un gioiello.

Questo significa che la luce di quel cane non deve spegnersi e il fatto che questa continui a brillare o meno dipenderà solo da voi. Vuol dire che dovrete avere il tempo per fare attività idonee a mantenere questa fiamma sempre accesa e ben alimentata, e solo voi potrete farlo!.

Alle spese veterinarie, a quelle per gli educatori di base, ai soldi per gli istruttori che si occupano del comportamento o di far fare un’attività sportiva al cane, andrebbero aggiunte le spese per portare il cane in asilo. Le ho lasciate per ultime perché purtroppo in Italia questa cultura non è ancora molto diffusa, anche considerando che ci sono pochissime strutture di questo tipo. Ma pensate anche solo per un attimo quanto possa essere noiosa la vita per un cane che passa dalle 8 alle 10 ore da solo a casa. Ma che vita è? So per esperienza che la vita di tutti i giorni può essere frenetica e stressante per noi esseri umani, e che quando si arriva a casa si ha solo voglia di mangiare e andare a letto, ma hai deciso di prendere un cane e lui ha passato tutto il giorno a far nulla e tu sei l’unico amico che ha e l’unica sua possibilità di uscire e godersi almeno un’ora su 24 di libertà. L’asilo dovrebbe essere visto come la scuola per i bambini. Sarebbe impensabile conciliare famiglie e lavoro se non esistessero le scuole. Oggi abbiamo la fortuna che, seppur pochi, esistono gli asili. E sì, la gente ti prenderà in giro perché mandi il cane all’asilo, invece tu dovrai essere orgoglioso perché stai permettendo al tuo cane di farsi degli amici, di uscire in gruppo, di fare esperienze anche mentre tu sei impegnato a lavorare.

Ma nessuno potrà mai sostituirsi a te, perché tu per lui sarai sempre quello con cui condivide la casa, il letto, la persona che lo accudirà quando starà male, l’amico con cui andare in montagna o al lago, il confidente che ti vedrà piangere o sorridere. Tu sarai tutto per lui, e sarà ancora più felice di starti accanto dopo che avrà passato una bella giornata ricca di emozioni in asilo.

 

Ci sarebbero ancora tantissime domande da farsi prima di acquistare un cane e molte cose ancora da dire su che tipo di cane scegliere, se acquistarlo o prenderlo dal canile o da delle associazioni, ma per ora mi fermo qui. Credo di avervi già dato molto su cui riflettere.

Se state pensando di prendere un cane venite al corso che terrò a Gennaio 2020 in cui approfondiremo tutti gli aspetti legati a un’adozione consapevole. Capiremo insieme se siete davvero pronti ad adottare e quale sarebbe il cane più adatto a voi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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